Il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo è ridenominato Ministero della cultura. Così dispone l’art. 6 del decreto legge n. 22/2021, entrato in vigore il 2 marzo 2021 e questo è il nuovo logo del ministero.
46 anni dopo la sua istituzione, il dicastero che trova la sua mission nell’art. 9 della Costituzione, trova finalmente una denominazione facile e rotonda, che travalica i limiti del codice dei beni culturali e del paesaggio (si pensi al tema del patrimonio culturale immateriale), allineandosi agli esempi a noi più consoni, come quello dell’analogo ministero francese, che già dal 1976 è stato dedicato semplicemente alla “Cultura”.
Nasce contestualmente – o, meglio, rinasce – il Ministero del Turismo, settore che da qualche anno era stato affiancato a quello dei beni culturali (operazione invero opinabile) e le cui altalenanti vicende organizzative dell’ultimo decennio lasciano piuttosto sconcertati. Un commento su ilSole24ore qui.